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La condizione delle donne in Iran

Da diverse settimane l'Iran è scosso da profonde proteste che hanno causato molte vittime.

Tutto è iniziato con morte di Mahsa Amini, una 22enne del Kurdistan iraniano.

Mahsa si trovava a Teheran assieme alla famiglia per visitare alcuni parenti, quando è stata fermata dalla polizia religiosa, perché non indossava correttamente il velo islamico.

Alcuni testimoni sostengono di aver visto la polizia picchiarla e portarla via per una sessione di “rieducazione”. Masha Amini è morta 3 giorni dopo, il 16 Settembre.





È un problema attuale o è sempre stato così?

Nel corso dei secoli, invece di essere una compagna di vita, la donna è stata considerata una proprietà dell’uomo e scambiata liberamente. Anche in Grecia la donna non poteva essere della stessa specie dell’uomo, la sua apparenza fisica serviva solo per soddisfare l’uomo. Persino nel cristianesimo non aveva nessun diritto perché era responsabile del peccato originale e quindi era considerata una minoranza.

Nei primi anni del 1900 le donne islamiche si erano liberate da secoli di oppressioni: vivevano libere senza più l’obbligo del velo, avevano acquisito il diritto di voto e allo studio, rendendo l’Iran un paese moderno.

Nel 1979 qualcosa cambiò: la rivoluzione islamica portò le donne ad essere di nuovo oppresse. Dal 1983, fino ad oggi, è obbligatorio per le donne l’uso del velo e di vestiti a maniche lunghe e non aderenti.

Le donne iraniane si sono trovate a dissentire di queste leggi e la morte di Masha Amini è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

In piazza le ragazze bruciano i loro veli e si tagliano i capelli in segno di rivolta, ma la polizia sta rispondendo con molta violenza, tra i manifestanti i feriti sono più di 200.





Nonostante queste leggi, nel Corano è presente la parità di genere tra uomini e donne.

“Fa parte dei Suoi segni l'aver creato per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per il Corano che riflettono” Santo Corano 30:21

Questo versetto chiarisce due cose importanti:

  1. La donna fa parte dell’umanità. Lei è importante come l’uomo e non inferiore.

  2. Allah ha creato la razza umana in due sessi opposti, in modo che essi possano condividere pace e conforto reciproco, che sono il risultato naturale dell'amore e del rispetto che essi devono avere l’un l’altro.


Il Santo Corano protegge l’individualità della donna e le dà lo stesso status e gli stessi diritti dell’uomo. Ella, infatti, ha il diritto di acquistare conoscenza, di possedere delle proprietà e di migliorare economicamente. Ella ha il diritto di avere una parte dell’eredità paterna ed è libera di proteggere il suo onore, castità e modestia. Ella ha il diritto di decidere il suo compagno di vita. Il Corano dà onore e dignità alla donna.




Giulia di Marco(3^C), Laura Gasparini(3^A), Sofia Zucconi(4^A)

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