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QUANDO LO STORYTELLING INCONTRA LA QUOTIDIANITA'

Giovedì 24 marzo, la classe 5^A ha avuto l'onore di assistere ad una lezione trattata da Nicola Tasso, circa lo storytelling e il legame con la poetica di Aristotele.

Innanzitutto, chi è Nicola Tasso? Diplomato nella nostra scuola qualche anno fa, ad oggi ha svolto impieghi come avid editor, montaggio, regista, sceneggiatore, assistente e aiuto alla regia, collaborando con Dallara, Sky, Discovery e molti altri nomi importanti.

La parola è pronunciata spesso, ma non tutti ne conoscono il vero significato.

Cos’è, dunque, lo storytelling?

Fin dall’antichità, dopo una battuta di caccia, le tribù si radunavano intorno al fuoco e uno dei membri iniziava a raccontare storie. Secoli dopo, la nostra famiglia ha preso il posto delle tribù e il focolare è mutato in Netflix, Sky, Infinity, piattaforme in grado di raccontare qualcosa. Qual è, allora, la differenza tra ieri e oggi? Sono cambiati i mezzi e i metodi di narrazione, solo il nostro modo di ascoltare è rimasto invariato.

Qualunque storyteller deve necessariamente seguire il libro delle regole che però, confermato da Tasso, nessuno in verità conosce, tranne “i grandi”.

Per quanto possa essere bello infrangerle, in questo campo è consigliato rispettare quei punti, all’apparenza anche banali, ma fondamentali per non compiere l’errore di scavalcare il famoso manuale delle regole. Il nome? Poetica, più precisamente quella di Aristotele. Si tratta di un libro diviso per generi, commedia, tragedia e altri, ognuno dei quali deve seguire specifiche indicazioni per poter essere eseguito o scritto nel migliore dei modi.

Per chi, quindi, deve raccontare delle storie, questo manuale è la traccia madre da seguire.

A cosa serve però lo storytelling?

Se dovessimo mangiare un semplice panino non sarebbe necessario; se invece avessimo voglia di gustare la stessa pietanza, ripiena di crudo e pomodori secchi, prodotta dal forno all’angolo, in centro a Bari, allora sí. “Per muoversi, respirare, non serve lo storytelling, per andare sul monopattino, ci vuole” dice Tasso. È in questo modo che lo storytelling entra nella vita di tutti i giorni, per aiutarci a compiere quelle azioni che altrimenti non faremmo mai.

Da questa lezione, dovremmo avere compreso anche il significato e l’importanza delle parole, utili e necessarie per coinvolgere gli spettatori intorno a noi, facendoli emozionare e permettendogli di immergersi nella nostra storia (e vita), a 360 gradi.


Giuliano Marta (V^A), Berti Francesco (V^A), Cattani Alice (V^A)

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