Vincere l'usura si può, vincere l'usura si deve

L’usura è un reato basato sul prestito di denaro, solitamente a piccoli imprenditori, proprietari di imprese in difficoltà economica, e generalmente chiunque abbia necessità di un capitale da investire o rinnovare, a tasso di interesse elevatissimi, che surclassano le

capacità economiche della persona che ha contratto il debito, così il creditore è in condizione di imporre al debitore condizioni, prezzi vantaggiosi, atti illeciti o anche atti intimidatori o di danno al debitore per convincerlo forzosamente a pagare.

Diversamente, il racket è un reato che si basa sull’ intimidazione della vittima al fine di richiedere del danaro o favori di varia natura, ma spesso sono confusi.

Come funziona?

L’usuraio viene spesso considerato come un amico della vittima che offre aiuto economico. La vittima grazie a quei soldi riesce inizialmente a sfuggire ai disagi economici ma in realtà si diventa debitori della persona che ha prestato soldi e ora inizierà a richiedere i soldi indietro, con interessi esorbitanti.

Si pensa che l’usura e il racket siano delle realtà distanti da noi, che non possono toccarci se non le andiamo a cercare, per questo abbiamo partecipato ad un incontro sul tema con i membri delle forze dell’ordine e una vittima di questo crimine.

I genitori di una persona che ha frequentato questa scuola ne sono stati vittima, e ciò ci ha resi realmente consapevoli di questo fatto.

Loro erano proprietari di un’attività che stava attraversando problemi economici. Un loro cliente li aveva insistentemente proposto aiuti finanziari e la successiva creazione di una società.

Rassicurati da questo, decisero di fidarsi. Fu un errore. Inizialmente giovarono di tale decisione ma poi l’usuraio iniziò a chiedere i soldi indietro con elevatissimi tassi di interesse, creando un giro che arrivava a 400.000 euro all’anno.

Le conseguenze quindi si fecero sentire presto, così come ne risentiva il ragazzo.

Questa situazione continuò a peggiorare finchè la madre del ragazzo ebbe la forza di denunciare e ottenne così gli aiuti sopra citati, riuscendo così a rimettere in piedi l’attività, tornare nell’economia legale garantendo una vita migliore a suo figlio.

Questa testimonianza fa capire che per quanto possa sembrare distante, è più vicina di quanto si pensi, che non è difficile caderne vittima e che per quanto possa sembrare dura e rischiosa, c’è una via d’uscita.