Ad alcuni piace la poesia
- Francesco B.
- 21 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Ad alcuni piace la poesia
Ad alcuni? cioè non a tutti. E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza. Senza contare le scuole, dov'è un obbligo, e i poeti stessi, ce ne saranno forse due su mille.
Piace? ma piace anche la pasta in brodo, piacciono i complimenti e il colore azzurro, piace una vecchia sciarpa, piace averla vinta, piace accarezzare un cane.
La poesia? ma cos'è mai la poesia? Più d'una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo come all'àncora d'un corrimano.
(WISLAWA SZYMBORSKA)
Determinante nella lettura di una poesia è la mentalità con la quale ci si approccia. Se la si vede come un obbligo, come spesso succede nell’ ambiente scolastico, perde quell’essenza artistica e profonda che si nasconde tra i suoi versi.
Un'imposizione è fredda, distaccata, impersonale e non lascia spazio alla libertà.
L’arte invece abbraccia la libertà lasciando spazio a opinioni e punti di vista differenti.
La poesia è un’arte e come tale non potrà mai palesarsi in modo univoco al lettore, non esiste una sola posizione poiché nel momento in cui viene scritta si plasma agli occhi e al cuore di chi la leggerà.
Conseguentemente, se questa viene avvolta da vincoli non dà l’occasione a chi ci si approccia di apprezzarla o meno.
La poesia sovrascritta è emblematica in questo senso perché non parla in termini finti ma sinceri e opinabili, a differenza di quello che accade spesso nella società di oggi dove i luoghi comuni diventano leggi e le opinioni diverse eresie.
La libertà d'altronde consiste anche nel darsi la possibilità di uscire dalle sbarre in cui i pregiudizi tentano di imprigionarci.
Con questo è bene sottolineare che non sempre le poesie saranno in grado di descrivere il nostro stato d’animo o di soddisfare il bisogno di quello che in quell’istante vorremmo leggere, è proprio in quei momenti che potremmo darci la possibilità di rilasciare inchiostro nascondendo tra una virgola e l’altra un pezzo della nostra persona.
La verità è che la poesia non vuole necessariamente piacere, vuole essere solo quello che è.

Servini Chiara (2^A)
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